Recentemente molti anime horror sono riusciti a guadagnarsi degli ottimi posti nelle classifiche delle serie animate “made in Japan” più amate, arrivando a conquistare un trionfo internazionale che ha spinto diverse aziende a creare un merchandise specifico.
Rispetto a molti altri, questo genere in particolare sta ricevendo l’apprezzamento del pubblico occidentale per via dell’originalità e della novità che sta portando.
Infatti, nonostante l’horror si trovi alla base di innumerevoli opere letterarie, realizzate anche diversi secoli fa (alcune delle quali dei grandi classici), quello di provenienza giapponese, conosciuto anche come J-Horror, presenta caratteristiche diverse da quello europeo o americano.
Tra i primi aspetti da prendere in considerazione c’è il folklore, cuore di tantissime serie animate e di lungometraggi che hanno riscosso un grande successo (si pensi a “Ring” di Nakata).
I vampiri, i licantropi o i fantasmi incatenati che abitano antichi castelli sono rari; i protagonisti sono invece gli yurei (spiriti di persone defunte vincolate al mondo terreno da un’emozione forte, solitamente negativa), i morti viventi e le creature soprannaturali che fanno accapponare la pelle.
Ma non solo, i prodotti giapponesi e, nello specifico, gli anime horror, affascinano grazie alla psicologia deviata e macabra dei personaggi e delle vicende.
La vera paura è scatenata da quello che si nasconde dentro l’animo umano, dalla perversione e dal marcio della società, che si rivela nella sua manifestazione più terrificante quando si è deboli e con le spalle contro il muro.
Non sono i fantasmi a intimorire ma gli esseri umani, dei veri e propri mostri celati da maschere innocue.
Le serie giapponesi sono maestre nel presentare questa tipologia di storia, realizzando background realistici e inquietanti, prendendo purtroppo spunto anche da vicende reali.
Forse questa capacità è dovuta proprio alla cultura orientale, il tipico modo di vivere che quasi pretende la soppressione delle emozioni negative; stesse emozioni che, nei prodotti horror, mutano un individuo o si trasformano esse stesse in creature vendicative.
Questo genere ha cominciato a riscuotere un gran successo in Giappone e nel mondo solo negli ultimi decenni.
In origine aveva meno caratteristiche originali e, talvolta, poteva essere confuso con l’avventura o il dark fantasy. Il primo anime mandato in onda che presentava aspetti orrifici è stato “Bouken Shounen Shadar” (1967), ma è solo un anno dopo che compare una delle pietre miliari del genere: “Gegege no Kitarou”.
Questa serie, conosciuta in Italia come “Kitaro dei Cimiteri”, approfondisce il folklore giapponese, in particolare le figure degli yokai, ovvero degli spiriti o creature demoniache, sia positive che negative, protagoniste di vicende violente e tragiche.
Infine non si può citare un anime ancora oggi molto conosciuto: “Devil Man” (1972).
Questo prodotto sicuramente è più vicino al gusto contemporaneo e propone situazioni e personaggi di grande impatto, tanto che la sua visione inizialmente era consentita solo ai maggiorenni.
Oggi gli appassionati hanno la possibilità di seguire una gran varietà di serie, alcune molto diverse tra loro. Se sei indeciso su cosa guardare, qui ti proponiamo 10 titoli da vedere assolutamente.
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